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domenica 20 aprile 2014

#tmente

Il mio amico @giulicast (Giuliano Castigliego) ha immaginato e lanciato un hashtag su twitter, giusto una settimana fa, denominato #tmente che è l'acronimo di turbata mente.

Nella sua idea iniziale, questo esperimento twittero doveva servire a delineare il rapporto tra il disagio mentale e l'arte e a evidenziare i rapporti privilegiati tra questi due mondi.

Giuliano aveva trovato un canovaccio da seguire, appoggiato ad un favola molto bella che qui riporto.

Storia del re Ofioch e della regina Liris 
Tanto tempo fa nel prospero regno di Urdar regnava il re Ofioch, che però era tanto malinconico e questa sua malinconia gravava su tutto il regno. Nessuno ne capiva niente, men che meno i ministri, che pensarono di curare il re dandogli una sposina buona, bella e allegra. La trovarono nella principessa Liris, figlia di un re vicino. La principessa Liris, al contrario del re Ofioch, era sempre allegra, ma d'una allegria fasulla di cui nessuno riusciva a capire la causa. Qualunque cosa capitasse, lei rideva sempre, come se non vedesse nulla di quel che le succedeva davanti agli occhi. Le nozze vennero celebrate, ma non portarono i miglioramenti sperati, il re era sempre più cupo e la regina non faceva che fare merletti al tombolo con le sue dame ridendo e irritando oltremodo il consorte. Un giorno, mentre era a caccia, re Ofioch per errore colpì con la sua freccia il mago Ermodio, che era in cima a un'alta torre nel fitto di un bosco e immerso in un sonno millenario. Il re pensò d'essere spacciato, ma invece Ermodio lo ringraziò per averlo destato dal lungo sonno. Disse che finalmente sarebbe tornato nell'Atlantide, ma che dopo tredici lune gli avrebbe lasciato un dono che avrebbe reso felice lui e la regina Liris: un cristallo. Perché il pensiero uccide l'intuizione, ma l'intuizione sarebbe tornata a splendere come figlia del pensiero. Re Ofioch però non ne trasse alcun giovamento e, più cupo e mesto che mai, fece iscrivere su una lapide la frase “il pensiero distrugge l'intuizione” e si mise a contemplarla meditandoci su notte e giorno. Un giorno la regina Liris capitò nella stanza dove re Ofioch meditava e, vista la lapide, smise di ridere e si sedette accanto a lui. Immediatamente i due regali consorti si addormentarono, ma il consiglio di stato riuscì a organizzare le cose in modo che nessuno si accorgesse che il monarca dormiva.

Tredici lune dopo, come aveva detto, il mago Ermodio tornò a Urdar con una stella scintillante che, fondendo gli spiriti elementali della terra, dell'aria, dell'acqua e del fuoco, trasformò in un meraviglioso specchio d'acqua. Il re e la regina si destarono, corsero alla fonte, vi si specchiarono [capovolti] e cominciarono a ridere. Non d'una risata vuota com'era stata quella di Liris, ma d'una risata schietta che è benessere interiore.

Twitter ancora una volta quindi, in questa settimana, è stato il territorio in cui nuove esperienze di condivisione venivano proposte e vissute. Inutile dire che che #tmente si è mescolato, inesorabilmente e meravigliosamente, con i riti della Passione, Morte e Resurrezione della Pasqua cattolica. 

Difficile dire quanto sia rimasto dell'idea originaria, ma ciò che è emerso, per me, è un mondo molto bello in cui chi ha suggerito, proposto, evidenziato ha effettivamente incentrato il suo contributo per esaltare l'intreccio tra le passioni della mente e il risultato artistico. Anzi, è emerso chiaramente come l'arte sia la sola via per mettere a fuoco in modo nitido certe sofferenze, certi passaggi, certi stati mentali. Anche certi passaggi della società in cui viviamo hanno trovato spazio: basta guardare l'immagine che qui riporto in cui la classica visione romantica passa attraverso una foto (forse un selfie?).

Sul sito di Giuliano (http://www.umanamenteonline.it) troverete, ovviamente, di meglio e di più. 

Qui voglio solo suggerire a chi frequenta twitter di seguire la sequenza dei contributi oppure scaricare i due tweetbook in pdf che @atrapurpurea ha splendidamente messo a punto affinché ci fosse una traccia di quanto apparso: 

#tmente ha avuto oltre a Giuliano ed @atrapurpurea i contributi essenziali di @giovannifanfoni, @fchiusaroli (#scritturebrevi) e @isainghirami.

Io sono stato onorato di averne fatto (minimamente) parte. 
Twitter per me resta un posto dove accadono cose meravigliose.

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