Novembre, 1994.
Fui capace di uno sguardo e quindi di uno scatto obliquo su una città misteriosa, affascinante, inquietante. Uno dei centri del mondo, senza dubbio.
Tutto era veloce di giorno. Poi ad una certa ora della sera, c'era un rallentamento repentino.
Tutto diventava una moltitudine di luci che si innalzavano in modo casuale verso il cielo.
I suoni delle sirene ancora popolavano la notte, ma erano le luci a farla da padrone.
Quasi nevicava e ricordo che passeggiavamo ancora con il naso verso l'alto per vedere meglio questi totem sovrappopolati.
Abbassai la testa leggermente sulla sinistra per uscire dal parallelismo delle linee con i lati del mirino. Poi scattai.
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