Sono credente (ci provo) e credo che l'aborto sia da evitare.
Credo altresì che l'"utero in affitto" sia una pratica inappropriata per tutte le coppie, etero o omo che siano. Ma la mia battaglia è stata e sarà sempre culturale: mai e poi mai punterei il dito contro qualcuno per accusare. Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
So bene però che esistono persone, soprattutto donne, che devono poter scegliere ciò che che pensano sia il loro bene. Rispetto il loro diritto e vorrei pertanto che le cose fossero sempre regolamentate, per evitare che i soliti, possano fare e ottenere sempre ciò che vogliono.
Le legge e le regole sono sempre la base di una qualsiasi convivenza civile.
Il resto che ho letto e sentito in questi giorni è solo un grandissimo rumore di fondo e una puzza insopportabile di retroguardia e falso moralismo.
Problemi coì grandi non si liquidano stralciando una legge, e ben sapendo che in un mondo così piccolo ormai tutto è possibile.
La complessità del mondo e delle scelte etiche investe campi larghi e connessi che vanno discussi salvaguardando l'autonomia dei singoli, garantendo tutto ciò che è possibile.
Gli sgarbi, i salvini, gli alfani contronatura e gli accordi al ribasso mi hanno fatto rabbrividire.
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