giovedì 9 luglio 2015

incompatibile (f. capra)

Io credo che la concezione del mondo implicita nella fisica moderna sia incompatibile con la nostra attuale società, la quale non riflette l'armonioso interrelarsi delle cose che osserviamo in natura. 

Per raggiungere un tale stato di equilibrio dinamico sarà necessaria una struttura economica e sociale radicalmente differente: una rivoluzione culturale nel vero senso della parola. 
La sopravvivenza della nostra intera civiltà può dipendere dalla nostra capacità di effettuare un simile cambiamento. 
Essa dipenderà, in definitiva, dalla nostra capacità di assumere alcuni degli atteggiamenti yin del misticismo orientale, per esperire la globalità della natura e attingere l'arte di vivere in armonia con essa.

F. Capra, Il Tao della Fisica

domenica 5 luglio 2015

democrazia (g. zagrebelsky)

La democrazia, come la concepiamo e la desideriamo, in breve, è il regime delle possibilità sempre aperte. 
Non basandosi su certezze definitive, essa è sempre disposta a correggersi perché – salvi i suoi presupposti procedurali (le deliberazioni popolari e parlamentari) e sostanziali (i diritti di libera, responsabile e uguale partecipazione politica), consacrati in norme intangibili della Costituzione, oggi garantiti da Tribunali costituzionali – tutto può sempre essere rimesso in discussione. 

In vita democratica è una continua ricerca e un continuo confronto su ciò che, per il consenso comune che di tempo in tempo viene a determinarsi modificandosi, può essere ritenuto prossimo al bene sociale. 

Il dogma – cioè l'affermazione definitiva e quindi indiscutibile di ciò che è vero, buono e giusto – come pure le decisioni di fatto irreversibili, cioè quelle che per loro natura non possono essere ripensate e modificate (come mettere a morte qualcuno), sono incompatibili con la democrazia. 

G. Zagrebelsky

sabato 4 luglio 2015

vasco live kom 2015 (napoli, 3 Luglio)

Mi ci hanno portato quasi di peso a causa di una caduta che non mi fa ancora camminare bene.
Audio pessimo e spettacolo non sempre omogeneo. Pubblico di almeno tre generazioni e capace di creare un gigantesco karaoke.
A Vasco però si perdona (quasi) tutto: è un'artista forse alla fine della sua carriera ma che ancora rappresenta un certo modo di vedere la vita. La penultima canzone è stata questa.


E poi ci troveremo come le stars
a bere del whisky al Roxy bar
oppure non c'incontreremo mai
ognuno a rincorrere i suoi guai
ognuno col suo viaggio
ognuno diverso
e ognuno in fondo perso
dentro i fatti suoi.





giovedì 2 luglio 2015

sosta forzata


Una sosta forzata, inattesa.
Sembra che tutto debba poi andare male.
Gli appuntamenti, le scadenze, gli impegni.
I programmi sembrano saltare tutti.

Poi, lentamente si inizia a capire che forse qualcosa si può spostare, qualcos'altro si può rimandare a dopo l'estate e altro ancora si può proprio eliminare. Da non credere.

Le cose vanno al loro posto. Non quello che noi abbiano scelto per loro, ma quello proprio naturale.

Alcune notizie, non bellissime, ricevute in settimana, mi hanno trovato in questa specie di vacanza nella quale sono stato costretto, e le ho forse meditate meglio.

Attorno a me, mi godo le persone che amo e le guardo con attenzione cercando di carpire ciò che nella quotidianità spesso, troppo spesso, perdo. E si perde in modo irreversibile: me ne accorgo da certe piccole cose che vedo cambiate e della cui mutazione non ho traccia.

Sistemo le carte, metto a posto i file nel computer, le presentazioni e comincio a ragionare su quello che c'è da fare. Tutto sembra acquistare un dimensione corretta.

Forse questa è la mia vacanza. Rimanere in penombra di un pomeriggio caldissimo a guardare il cielo attraverso la finestra aspettando che rinfreschi per innaffiare le piante.






mercoledì 1 luglio 2015

l'uomo è uomo (e. de filippo)

 
Io ti dico che l’uomo è uomo quando non è testardo.
Quando capisce che è venuto il momento di fare marcia indietro, e la fa.
Quando riconosce un errore commesso se ne assume le responsabilità, paga le conseguenze, e non cerca scuse. 

Quando amministra e valorizza nella stessa misura tanto il suo coraggio quanto la sua paura.