tag:blogger.com,1999:blog-56926778298333048642024-03-13T05:01:35.401+01:00aquiloniaquiloni, pensieri leggeri legati da un filo invisibileeucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.comBlogger192125tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-42135219047418164402018-12-30T20:09:00.000+01:002018-12-30T20:09:31.716+01:00auguri di buon anno (versione 2018)<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che ritengono compassione ed empatia solo dei sentimenti per persone deboli </span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che pur non avendo studiato si permettono di disquisire sui vaccini, sfericità della terra e campi gravitazionali</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/eucromia"></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che in una mensa di bambini sono capaci di fare liste e separazioni</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a chi confonde lo stile con l'ostile: è solo un semplice apostrofo ma per riconoscerlo e rimuoverlo bisogna sapersi aprire a una diversa visione del<br />mondo<br /><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che credono di non aver bisogno di nessuno e chiudono i porti</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/eucromia"><span style="color: black;"><span style="caret-color: rgb(0, 0, 0);"><br /></span></span></a></span><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che "se non lo facevo io lo faceva qualcun altro"</span></span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<br />
<div>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/eucromia"></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che tolgono fondi per le famiglie e le scuole dove ci sono situazioni di disabilità mentale e/o fisica</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che con poche ore di corso si abilitarono all'insegnamento di una lingua straniera </span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che votarono per riconoscere Ruby Rubacuori come nipote di Mubarak e oggi fanno lezioni di democrazia</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che son convinti di essere più furbi degli altri perchè troveranno - ed è sicuro che lo troveranno - uno ancora più stronzo</span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quei presuntuosi che si fanno scudo del loro essere 'cattolici' fomentando solo un odio senza fine</span><br />
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: medium;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a me stesso, ogni qualvolta per stanchezza o stupidità mi sono vestito e mi vestirò ancora con uno di questi pericolosissimi abiti.</span></div>
eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-31780904133721670872018-06-27T12:30:00.002+02:002018-06-27T12:30:22.569+02:00Il punto di partenzaQuando è iniziato questo declino ? <div>
La domanda dovrebbe essere d'obbligo per chiunque abbia a cuore le sorti di questo paese.<br />Posso parlare solo per me.</div>
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<br />C'è stato un momento in cui le tradizioni cattolica, comunista, popolare, sociale e in un certo modo riformista si iniziarono a saldare e trovarono una sintesi nel primo governo Prodi (18 maggio 1996 al 21 ottobre 1998). Era in qualche modo la chiusura degli anni di piombo e della nuova stagione delle bombe di mafia e la risposta forse migliore alle stragi di Falcone e Borsellino e delle loro scorte.<br /><br />Io, in risposta a quello stimolo forte, iniziai a frequentare ambienti e sezioni di partito; assieme ad altri capii che la risposta doveva essere un'azione locale coordinata a livello globale. Una volta si sarebbe detta una 'community action'. Proponemmo analisi statistiche della demografia, dei flussi migratori, dei posti di lavoro persi, della mortalità e morbilità, sulle modalità di smaltimento dei rifiuti, come ottenere fondi europei ...</div>
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Insomma ci rimboccammo le maniche e tirammo fuori il meglio di noi stessi. </div>
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Era poco, era molto ? Non ha importanza: ognuno offrì ciò che poteva.</div>
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Molti di noi avevano scelto di rimanere in Italia, al Sud, perchè credevano in questa possibilità di cambiamento. Portavamo l'esperienza fatta dalla frequentazione dei paesi virtuosi e la mettevamo a disposizione dei terreitori nei quali vivevamo.</div>
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Poi successe qualcosa. Iniziarono i distinguo, le prese di distanza; ogni qualvolta si proponevano processi chiari, trasparenti, condivisi e partecipati (parola abusatissima ma non ne conosco altre) gli ostacoli da parte di chi avrebbe dovuto sostenerci aumentavano. Si soffiava sul venticello della calunnia (<i>loro ci guadagnano</i>, <i>ci sono interessi oscuri dietro</i>, ecc.) e contemporaneamente si agitavano i social per sminuire e criticare qualsiasi cosa. </div>
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In nuce, ciò che oggi succede su grande scala.</div>
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Nel frattempo l'area politica che doveva essere il nostro riferimento continuava a proporre personaggi difficilmente presentabili e soprattutto <i>ciucci</i>, ovvero mancanti (per scelta o per mancanza, non ebbi il tempo di capirlo) delle competenza di base. Spesso ci rimproveravano di essere solo degli <i>intellettuali</i>, quando semplicemente eravamo persone di buonsenso, di buona cultura e buona educazione. </div>
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Si dava voce a chi portava voti (e adesso neanche quelli) e non a chi come noi evidenziava problemi palesi e cercava anche di trovare e proporre soluzioni compatibili con le regole elementari di bilancio.</div>
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Soluzioni lente certo ma che avrebbero potuto essere valutate rigorosamente in termini di efficacia ed efficienza. </div>
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Ci disse un anziano conoscitore della politica che - in tempi antichi - la Democrazia Cristiana o il Partito Comunista avrebbero partecipato a questi movimenti, impadronendosene per permettere un ricambio della classe dirigente dominante. Cosa che invece non è successa.</div>
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I risultati sono sotto gli occhi di tutti. </div>
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Il punto centrale della politica non sono solo le idee ma anche le persone. </div>
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Le une si tengono assieme alle altre. </div>
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Ci aspetta una strada lunga e triste anche se qualche segno positivo comincia a rendersi visibile.</div>
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eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-25407335842701902632018-06-24T12:54:00.001+02:002018-06-24T12:54:25.341+02:00A mio padre (alfonso gatto)<span style="font-size: large;">Se mi tornassi questa sera accanto<br />lungo la via dove scende l’ombra<br />azzurra già che sembra primavera,<br />per dirti quanto è buio il mondo e come<br />ai nostri sogni in libertà s’accenda<br />di speranze di poveri di cielo<br />io troverei un pianto da bambino<br />e gli occhi aperti di <b>sorriso</b>, neri<br />neri come le rondini del mare.<br /><br />Mi basterebbe che tu fossi vivo,<br />un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.<br />Ora alla terra è un’ombra la memoria<br />della tua voce che diceva ai figli:<br />– Com’è bella notte e com’è buona<br />ad amarci così con l’aria in piena<br />fin dentro al sonno – Tu vedevi il mondo<br />nel plenilunio sporgere a quel cielo,<br />gli uomini incamminati verso l’alba.</span>eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-5840535695541758132017-12-10T08:32:00.002+01:002017-12-10T08:32:50.857+01:00stupidità (d. bonhoeffer)<span style="font-size: large;">Per il bene la stupidità è un nemico più pericoloso della malvagità. </span><div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Contro il male è possibile protestare, ci si può compromettere, in caso di necessità è possibile opporsi con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell'autodissoluzione, perché dietro di sé nell'uomo lascia almeno un senso di malessere. Ma contro la stupidità non abbiamo difese.</span><div>
<span style="font-size: large;"><br />[...] osservando meglio, si nota che qualsiasi ostentazione esteriore di potenza, politica o religiosa che sia, provoca l'istupidimento di una gran parte degli uomini. Sembra anzi che si tratti di una legge socio-psicologica.<br /></span><div>
<span style="font-size: large;">La potenza dell'uno richiede la stupidità degli altri. Il processo secondo cui ciò avviene, non è tanto quello dell'atrofia o della perdita improvvisa di determinate facoltà umane – ad esempio quelle intellettuali – ma piuttosto quello per cui, sotto la schiacciante impressione prodotta dall'ostentazione di potenza, l'uomo viene derubato della sua indipendenza interiore e rinuncia così, più o meno consapevolmente, ad assumere un atteggiamento personale davanti alle situazioni che gli si presentano.<br /></span><div>
<span style="font-size: large;">Il fatto che lo stupido sia spesso testardo non deve ingannare sulla sua mancanza di indipendenza. Parlandogli ci si accorge addirittura che non si ha a che fare direttamente con lui, con lui personalmente ma con slogan, motti ecc. da cui egli è dominato. È ammaliato, accecato, vittima di un abuso e di un trattamento pervertito che coinvolge la sua stessa persona. Trasformatosi in uno strumento senza volontà, lo stupido sarà capace di qualsiasi malvagità, essendo contemporaneamente incapace di riconoscerla come tale. Questo è il pericolo che una profanazione diabolica porta con sé. </span><div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Ci sono uomini che potranno essere rovinati per sempre.</span></div>
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eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-17524839649892861182017-07-10T17:03:00.003+02:002017-07-10T17:03:18.290+02:00gli anni più importanti (jung)<span style="font-size: large;">Gli anni più importanti della mia vita furono quelli in cui inseguivo le mie immagini interiori. A essi va fatto risalire tutto il resto. Tutto cominciò allora, e poco hanno aggiunto i dettagli posteriori. </span><div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">La mia vita intera è consistita nell’elaborazione di quanto era scaturito dall’inconscio, sommergendomi come una corrente enigmatica e minacciando di travolgermi. Una sola esistenza non sarebbe bastata per dare forma a quella materia prima. </span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Tutta la mia opera successiva non è stata altro che classificazione estrinseca, formulazione scientifica e integrazione nella vita. </span></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<span style="font-size: large;">Ma l’inizio numinoso che conteneva ogni altra cosa si diede allora.<br /><br />Carl Gustav Jung, 1957</span></div>
</div>
eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-73516776594806905012017-06-08T20:33:00.003+02:002017-06-08T20:37:18.458+02:00giugno<span style="font-size: large;">La luce mi sveglia presto ed è piacevole farlo. Sembra che il sole mi accolga, mi aspetti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quando ancora il caldo non è esploso anche la luce sembra essere dolce. Il primo gesto è mettere la macchinetta del caffè sul fuoco. Nel frattempo accendo il telefono e controllo un minimo la posta elettronica. Mi siedo e scrivo note cartacee come promemoria per le cose importanti da fare nella giornata. Verso il caffè nella tazzina e lo bevo lentamente.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Poi inizio a prepare la borsa per il lavoro. Computer, chiavi, bancomat, carta di credito, bollettini eventuali da pagare, libri.</span><br />
<span style="font-size: large;">Gesti ripetitivi ma che per me hanno un significato enorme, quando la routine è serena e la giornata si avvia senza avere grandi problemi. Poi passo alle mie abluzioni mattutine cercando di vincere la solita pigrizia ma senza dubbio a primavera è tutto più facile.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mi vesto con calma e poi metto la seconda macchinetta di caffè sul fuoco. </span><span style="font-size: large;">Controllo che i ragazzi dormano in pace e preparo due tazzine: una per me, una per lei. </span><br />
<span style="font-size: large;">Le porto il caffè e la saluto con un bacio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Esco, spesso non è ancora del tutto giorno, metto in moto e vado.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">In macchina penso a quelli che amo, a ciò che mi ha colpito; a modo mio, prego.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ci sono dei tratti precisi del tragitto che mi porta al lavoro dove mi riesce facile pregare. Non saprei spiegare bene perchè. Spesso è un ringraziamento per le persone che ho avuto nella mia vita presenti e passate. Spesso è respirare forte per capire come affrontare le difficoltà, affidandosi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lancio pensieri anche per persone che magari ho intravisto per pochi secondi. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Rincorro anche per qualche istante i miei sogni, semplici in fondo: sapere scrivere un libro giallo, diventare un grande fotografo, comprarmi una casa in riva al mare, sulla sabbia proprio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Poi entro in tangenziale, mi infilo nel traffico, accendo la stereo e la giornata inizia veramente.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/ST86JM1RPl0/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/ST86JM1RPl0?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<br />
<br />
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-27989898398403184672017-05-23T12:14:00.005+02:002017-06-09T07:02:18.971+02:001992-2017<span style="font-size: large;">Le immagini erano (e lo sono ancora) tremende. </span><br />
<span style="font-size: large;">Non ebbi la forza di commentare con nessuno quello che accadeva. Mi sedetti e ho fatto quello che avrei sempre voluto saper fare senza riuscirci. Mi misi a dipingere. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Un modo per sfogare la rabbia e stemperare quella angoscia che poi non è mai passata del tutto. </span><span style="font-size: large;">Non sapevo che poche settimane dopo ne avrei dovuto dipingere anche un altro.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Adesso, in ogni nuova stanza dove vado a svolgere la mia attività quotidiana, cerco il posto migliore è per queste testimonianze. </span><br />
<span style="font-size: large;">Per ricordarmi (e ricordare a chi siede con me) di quell'orrore e </span><span style="font-size: large;">ogni giorno</span><span style="font-size: large;"> e sulla necessità di combatterlo sempre, con ogni gesto. </span><br />
<span style="font-size: large;">Grande o piccolo che sia.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/ff0wgrgkCBM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ff0wgrgkCBM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDAmVAN0WO8PBIM6lQNDaTLLHx8lmklszU7s6u8VU2jwIHtveulR7Lqa0PmIGNTQB5T2BxO5ewrVXFwUDuEcPLw3pmShe7-Qza1M6NNUhDG7waytzd_v-lggaz8YxHQwUJGjlAyom8U6W2/s1600/Senza+titolo.jpg" imageanchor="1"><img border="0" height="417" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDAmVAN0WO8PBIM6lQNDaTLLHx8lmklszU7s6u8VU2jwIHtveulR7Lqa0PmIGNTQB5T2BxO5ewrVXFwUDuEcPLw3pmShe7-Qza1M6NNUhDG7waytzd_v-lggaz8YxHQwUJGjlAyom8U6W2/s640/Senza+titolo.jpg" width="640" /></a>eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-24227978039416634942017-04-02T12:06:00.002+02:002017-04-02T12:06:45.354+02:00canzone primaverile (g. lorca)<span style="font-size: large;">I<br />Escono allegri i bambini<br />dalla scuola,<br />lanciando nell'aria tiepida<br />d'aprile tenere canzoni.<br />Quanta allegria nel profondo<br />silenzio della stradina!<br />Un silenzio fatto a pezzi<br />da risa d'argento nuovo.<br /><br />II<br />Vado pel cammino della sera,<br />tra i fiori dell'orto,<br />lasciando sulla strada<br />l'acqua della mia tristezza.<br />Sul monte solitario<br />un cimitero di paese<br />sembra un campo seminato<br />di semi di teschi.<br />E sono fioriti cipressi<br />come teste giganti<br />che con orbite vuote<br />e chiome verdognole<br />pensosi e dolenti<br />l'orizzonte contemplano.<br />Divino aprile, che vieni<br />carico di sole e di essenze,<br />colma di nidi d'oro<br />i teschi fioriti!<br /><br /></span><div>
<span style="font-size: large;">Granada, 28 marzo 1919</span><br /></div>
eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-60268006755851326062017-03-05T18:52:00.004+01:002017-03-05T18:52:27.579+01:00donna (charles baudelaire)<span style="font-size: large;">La donna è senza dubbio una luce, uno sguardo, un invito alla felicità, e talvolta il suono di una parola; ma soprattutto è un'armonia generale, non solo nel gesto e nell'armonia delle membra, ma anche nelle mussole, nei veli, negli ampi e cangianti nembi di stoffe in cui si avvolge, che sono come gli attributi e il fondamento della sua divinità; nel metallo e nel minerale che le serpeggiano intorno alle braccia e al collo, aggiungendo le loro scintille al fuoco dei suoi sguardi, o tintinnando dolci alle sue orecchie. </span><div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">Quale poeta mai, nel ritrarre il piacere prodotto dall'apparizione di una bellezza, oserebbe disgiungere la donna dal suo abito? </span></div>
<div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-size: large;">E qual è poi l'uomo che per la strada, a teatro, al parco, non abbia goduto, nella forma più disinteressata, di una toeletta sapientemente composta, e non ne abbia attinto un'immagine inseparabile dalla bellezza di colei a cui apparteneva, così facendo delle due entità, della donna e della veste, un tutto indivisibile?</span></div>
eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-18232917117739342682017-02-20T10:03:00.000+01:002017-02-20T10:03:03.577+01:00assembleaNon sono più un elettore del PD. Non da oggi. Ieri ho seguito con una certa attenzione l'assemblea, così come la campagna referendaria conclusasi lo scorso 4 Dicembre. In fondo, guardo sempre da quella parte per cercare di capire se ci sono segni di cambiamento.<br />
Purtroppo non ho trovato nulla.<br />
Il Partito Democratico ha completamente smarrito, da tempo, il contatto con il territorio, con le persone in ultima (e facile) analisi.<br />
Mentre le altre coalizioni sono comprensibilmente unite da qualcosa che è facile individuare, non si capisce più cosa e chi il PD rappresenti. Faccio riferimento alle azioni e non alle parole che sono state dette. In questi due giorni ne ho sentite di belle, altisonanti, retoriche nella forma giusta ma addosso a persone che ormai non hanno più un briciolo di autorevolezza. Anzi hanno più responsabilità che progettualità.<br />
<br />
Pensavo che fosse un problema solo della zona dove vivo io, ma poi discutendo con amici ho capito che il rapporto con il territorio si è corrotto ovunque. In nome di una manciata di voti in più, si sono accettati accordi al ribasso, sempre più al ribasso, fino a svendere qualsiasi idea. Non tutti chiaramente, ma parlo dei gruppi dirigenti che si sono succeduti a tutti i livelli, razzolando voti senza avere uno straccio di prospettiva, di progetto, di attesa.<br />
<br />
Quindi, per quanto mi dispiaccia, sarà giusto che nei prossimi anni l'egemonia della discussione passi in mani che non si è saputo contrastare e che pronunceranno parole come 'onestà', 'Italia agli italiani', 'no-euro', senza un briciolo di prospettiva.<br />
<br />
Qui, ormai quasi quattro anni fa, scrivevo di una: <a href="http://laforzadegliaquiloni.blogspot.it/2013/02/una-foresta-atipica.html" target="_blank">foresta atipica</a> nella quale vari animali si contendevano il potere. Ma ora siamo ormai al cannibalismo interno del PD.<br />
E i piccoli grilli intanto sono cresciuti e il caimano, sia pure vecchio e stanco, è ancora lì.<br />
<br />
Un minimo di agenda (aperta a tutti coloro che volessero lavorare per realizzarla) sarebbe auspicabile e potrebbe essere questa:<br />
* manovra di riduzione lenta ma costante del debito pubblico<br />
* riformulazione delle politiche economiche europee<br />
* progetto di accoglienza degli immigrati<br />
* piano straordinario per la disoccupazione giovanile<br />
* piano straordinario per la scuola, l'università e la ricerca.<br />
<br />
Le idee sono già in rete, non bisogna inventare nulla.<br />
Lo dovremmo ai nostri figli.<br />
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-63624603768099518182016-12-30T22:15:00.001+01:002016-12-30T22:15:18.622+01:00auguri di fine anno (versione 2016)<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che sanno sempre tutto.<br /><br /><a href="https://twitter.com/eucromia"></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che producono solo ansia quasi come fosse uno stupefacente da cui non riescono a disintossicarsi.</span><br />
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /><a href="https://twitter.com/eucromia"></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che ogni mal di testa diventa una malattia incurabile e non sanno cos'è invece il vero dolore.<br /><a href="https://twitter.com/eucromia"><br /></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> ai miserabili, di cuore e/o di portafoglio.</span><br />
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> quelli che (si) misurano sempre e riducono l'esistenza a pura ragioneria.<br /><a href="https://twitter.com/eucromia"><br /></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che credono di non aver bisogno di nessuno.<br /><a href="https://twitter.com/eucromia"><br /></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che si sono nascosti sotto strati di cinismo solo per nascondere un vuoto immenso.<br /><a href="https://twitter.com/eucromia"><br /></a><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a quelli che si ostinano a cercare una perfezione che non esiste svilendo l'imperfezione che li rende unici.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">#vaffanculo a quelli che non si emozionano più per nulla e affogano nella totale assenza di entusiasmo. </span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">#vaffanculo a quelli che non non hanno capito che sopravvivere è un istinto ma <i>vivere</i> è una scelta.</span></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;">#vaffanculo a quelli che son convinti di essere più furbi degli altri perchè troveranno - prima o poi - uno ancora più stronzo.</span></div>
</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: large;"><a href="https://twitter.com/hashtag/vaffanculo?src=hash">#vaffanculo</a> a me stesso, ogni qualvolta per stanchezza o stupidità mi sono vestito e mi vestirò ancora con uno di questi (inadeguati e inutili) abiti.</span></div>
eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-42373699417930802322016-12-16T12:13:00.002+01:002016-12-16T12:16:49.755+01:00cieli del nord (alice)<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Attimi di milioni di </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">anni fa </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">cercano rifugio dentro il cuore </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">arie che vengono dal mare </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">a nord </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">cambiano umori con amori. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Sai </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">vorrei restare qui </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">tra l'erba che si muove al vento </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">e ritrovarci un pò. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Schiavi del tempo che va </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">e liberi solo a metà </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">come velieri lontani </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">v</span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">iaggiamo ancora </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">nel cerchio </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">di questa età. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Orizzonti </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">che si aprono tra noi </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">chiamano </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">frammenti di serenità. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">C'è un´emozione in te </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">fiore di loto </span><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">immobile </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: 'helvetica neue', helvetica, arial, sans-serif; font-size: 14px;">la ritrovo in me. </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">Schiavi del tempo che va </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">e liberi nella realtà </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">come velieri lontani </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">viaggiamo soli nel cerchio di un'altra età </span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;">solitari nei cieli del nord.</span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/5xMSC2MQmqM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/5xMSC2MQmqM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-58270310089040117562016-09-23T14:20:00.000+02:002016-09-23T17:40:17.749+02:00silenzio<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB78mtmSppUnarLPN_9v5YNAyHJJcROVnfG1ZiBjoAqjPo6HuTEs1bXBSft3GvQiF_6aVpd3qkPjg-Fi8xS8Rvdb7Jpryg8d8c8B5GELOde9xLvMa8FGwiyYgJ33oR_hYPL8UqjEJfaOs3/s1600/bolla+%252310.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhB78mtmSppUnarLPN_9v5YNAyHJJcROVnfG1ZiBjoAqjPo6HuTEs1bXBSft3GvQiF_6aVpd3qkPjg-Fi8xS8Rvdb7Jpryg8d8c8B5GELOde9xLvMa8FGwiyYgJ33oR_hYPL8UqjEJfaOs3/s320/bolla+%252310.jpg" width="319" /></a><span style="font-size: large;">Si resta senza parole. </span><br />
<span style="font-size: large;">Resto spesso senza parole. Sempre più spesso. </span><br />
<span style="font-size: large;">Non saprei spiegare il motivo. Forse la mia incapacità nello sceglierle correttamente.</span><br />
<span style="font-size: large;">A volte le mie e le altrui parole, salvo rare eccezioni, mi sembrano solo un inutile ma subdolo rumore di fondo che mi confonde, mi distrae. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Sento solo il bisogno, quasi vitale, di un silenzio profondo. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-79302653363200271772016-09-10T16:18:00.002+02:002016-09-12T15:40:07.152+02:00C'è quel sorrisoC'è questo aver studiato una vita e ritrovarsi sempre con un numero di domande sempre maggiori delle risposte.<br />
<br />
C'è questo guardare negli occhi i ragazzi e le ragazze e capire quello che non si può dire: che c'è un dolore, una preoccupazione, una svagatezza. Leggere un sentimento e aspettare l'occasione giusta per aprire un dialogo e dire un semplice: "Sta bene ? Ha bisogno di qualcosa ?".<br />
<br />
C'è questo lavorare con persone che non hai mai visto e che ti chiedono come stai; magari capiscono che tu vivi un momento difficile o una gioia, e nel frattempo quello affianco che manco sa se ci sei o meno.<br />
<br />
C'è questo usare impropriamente una lingua che conosci senza aver fatto studi specifici, che manca di congiuntivo, che è facile solo apparentemente e nella quale ti viene chiesto (addirittura) di fare un corso.<br />
<br />
C'è questo essere per la maggior parte del tempo da soli a lavorare con i propri limiti ed affidarsi sempre ai Maestri, a quelli che hanno tracciato le strade.<br />
<br />
C'è questo cercare, quando e come possibile, di costruire quell'attimo magico in cui a lezione si riesce a comunicare qualcosa. Valutando e pesando modi, parole, tempi e sguardi.<br />
<br />
C'è poi la difficoltà di spiegare ad altri che la formazione di un individuo è un momento centrale, delicato, fondante e questo non può essere disgiunto da ciò che si ricerca, da ciò che continuamente si cerca di capire, di approfondire.<br />
<br />
C'è questo essere convinti che ognuno vale non per quel che ha ma quel che è.<br />
<br />
C'è questo custodire certe idee, certi pensieri, e sì, anche certe malinconie associate con il proprio percorso, umano e intellettuale.<br />
<br />
C'è, alla fine, questo amore per la strada che si è scelto che ripaga di qualsiasi cosa.<br />
<br />
C'è infine quel sorriso che non puoi scambiare con nessuno che compare quando vedi qualcuno tra loro che ha preso tutto quello (poco o molto non ha importanza) che potevi dare e lo ha trasformato unendolo al suo, rendendolo inequivocabilmente unico.<br />
<br />
<i>Hominem, dum docent, discunt.</i><br />
<br />
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-3352127878818828882016-08-22T15:52:00.002+02:002021-01-02T12:26:41.083+01:00quarantaTra qualche giorno saranno 40 anni. 40.<br />
<br />
Il patto con i miei genitori era che io volevo andare a Napoli e in una classe mista. Poi qualunque scuola superiore mi sarebbe andata bene. I miei dopo qualche informazione, decisero per il Liceo Scientifico “V. Cuoco”, sezione di spagnolo. La lingua straniera (non inglese, non francese) era il prezzo che il provinciale pagava per andare a studiare in città. Fui ancora più contento. In fondo un po' d'inglese avrei potuto portarlo avanti da solo.<br />
<br />
Mio padre il giorno prima mi accompagnò col treno per indicarmi i percorsi e le strade, in modo molto sintetico e con pochissime parole, come suo solito. Mamma era contenta perché vedeva me che ero felice. Papà al ritorno, nel treno, mi disse che<br />
<div>
1) se avessi malauguratamente iniziato a fumare avrei dovuto chiedere i soldi a lui e a nessun altro, e 2) se mi avesse scoperto a drogarmi mi avrebbe spezzato le gambe. </div>
<div>
<br /></div>
<div>
Era Settembre del 1976.<br />
<br />
Il primo giorno di liceo mi sentivo come l’uomo sulla luna. Il treno, la città, … tutto era come lo avevo sognato, il mondo sembrava mi stesse aspettando. Arrivai con qualche minuto di ritardo nella sede dove si svolgeva il biennio, un ex-convento a Piazzetta Miracoli nel Quartiere Sanità. Entrai emozionatissimo nell'aula dove avrei conosciuto i miei nuovi compagni. Ovviamente andai a sedermi negli ultimi banchi. Fecero l’appello e al mio cognome ci alzammo in due. L’altro sarebbe diventato e ancora lo è, uno dei miei migliori amici. <br />
<br />
Iniziarono cinque anni bellissimi, non facili, intensi, profondi e indimenticabili. Non tutti i professori che incontrammo furono all’altezza, ma l’esperienza che vivemmo assieme fu la migliore che potessimo scegliere di vivere. Non mancarono incomprensioni, piccoli e grandi diverbi, solenni incazzature, ma io oggi sono quello che è maturato in quei cinque anni. Anche la Storia (terrorismo, rapimento Moro, austerity, terremoto, ecc.) s’intrecciava fortemente con le nostre storie. <br />
<br />
Entrai bambino e non ne uscii uomo, anzi la parte più difficile venne dopo; ma quel poco di buono che c'è in me, è nato e cresciuto in quei banchi e con quei ragazzi e quelle ragazze.<br />
<br />
Ecco l’appello che rifaccio spesso nel mio cuore:<br />
1. Albano<br />
2. Alterio<br />
3. Avitabile<br />
4. Carreras<br />
5. Ciriello<br />
6. Correale (ciao Massimo, riposa in pace)<br />
7. Degni<br />
8. Dell’Aversana<br />
9. De Rosa A<br />
10. De Rosa S<br />
11. Delle Donne (ciao Patricia, riposa in pace anche tu)<br />
12. Giunta<br />
13. Melfi<br />
14. Miccoli<br />
15. Minieri<br />
16. Moltedo<br />
17. Nevola<br />
18. Niutta<br />
19. Riccio<br />
20. Valentini<br />
21. Volpe<br />
<br />
Grazie ragazzi.<br />
<br />
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<br /></div>
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eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-87992609657105897912016-07-30T12:09:00.002+02:002016-07-30T12:09:31.916+02:00linguaggio (p.bausch)<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif;"><span style="font-size: large;">Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. </span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif;"><span style="font-size: large;">A questo punto comincia la danza, e per motivi del tutto diversi dalla vanità. Non per dimostrare che i danzatori sanno fare qualcosa che uno spettatore non sa fare. </span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif; font-size: large;">Si deve trovare un linguaggio – con parole, con immagini, atmosfere – che faccia intuire qualcosa che esiste in noi da sempre.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white; color: #252525; font-family: sans-serif;"><span style="font-size: large;">Pina Bausch</span></span>eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-25151024377859869262016-06-12T07:48:00.000+02:002016-06-12T07:48:00.076+02:00la prima notte (E. Wiesel) <span style="font-size: large;">Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.<br />Mai dimenticherò quel fumo.<br />Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.<br />Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.<br />Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere.<br />Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.<br />Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.</span>eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-59358893098507739232016-06-04T18:41:00.000+02:002016-06-04T18:41:33.593+02:00(ancora) Venezia<div style="line-height: normal; min-height: 14px;">
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">- Sire, ormai ti ho parlato di tutte le città che conosco. </span></div>
<span style="font-family: Helvetica Neue, Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: large;">- Ne resta una di cui non parli mai?<br /> <br />Marco Polo chinò il capo.<br /> - Venezia, - disse il Kan.<br /> <br />Marco sorrise. – E di che altro credevi che ti parlassi?<br /> L’imperatore non batté ciglio. - Eppure non ti ho sentito mai fare il suo nome.<br /> <br />E Polo: - Ogni volta che descrivo una città dico qualcosa di Venezia.<br /> - Quando ti chiedo d’altre città, voglio sentirti dire di quelle. E di Venezia, quando ti chiedo di Venezia.<br /> - Per distinguere le qualità delle altre, devo partire da una prima città che resta implicita. Per me è Venezia.<br /> - Dovresti allora cominciare ogni racconto dei tuoi viaggi dalla partenza, descrivendo Venezia così com’è, tutta quanta, senza omettere nulla di ciò che ricordi di lei.<br /> <br />L’acqua del lago era appena increspata; il riflesso di rame dell’antica reggia dei Sung si frantumava in riverberi scintillanti come foglie che galleggiano.<br /> <br />- Le immagini della memoria, una volta fissate con le parole, si cancellano, - disse Polo. – Forse Venezia ho paura di perderla tutta in una volta, se ne parlo. O forse, parlando d’altre città, l’ho già perduta a poco a poco. </span>eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-60549839206595137192016-04-09T18:38:00.002+02:002016-04-09T18:39:47.931+02:00Apri gli occhi (M. Righetto)<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYGFiqZPc9tw06S7TzKUMeN2vc0L_JaYvdqvbvzLYwocAciV2sEReKJK-QnzWhsU5wA7WdUoD4QmuqI6GQP5cZVV0MIBiQruGuAQNhFwq3t7lcDSe8wzmmLP39kwPAs04iwuwI6e7syJcx/s1600/511Ua3Jhx7L._SX323_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYGFiqZPc9tw06S7TzKUMeN2vc0L_JaYvdqvbvzLYwocAciV2sEReKJK-QnzWhsU5wA7WdUoD4QmuqI6GQP5cZVV0MIBiQruGuAQNhFwq3t7lcDSe8wzmmLP39kwPAs04iwuwI6e7syJcx/s400/511Ua3Jhx7L._SX323_BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" width="260" /></a><span style="color: #8899a6; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif;">@</span><span class="u-linkComplex-target" style="color: #8899a6; font-family: "helvetica neue" , "helvetica" , "arial" , sans-serif; text-decoration: none;">MonicaRBedana</span> ne parla da un bel po'.<br />
L'avevo comprato e messo in bella vista ma quasi ne avevo paura. Quando mi viene suggerita una lettura, spesso temo di rimanere deluso perché lil rapporto con un libro rimane un fatto squisitamente personale: non volevo farmi influenzare dalle ottime cose che avevo letto.<br />
<br />
Ieri, ho capito che era arrivato il momento. Non l'ho più lasciato. L'argomento è il più difficile e doloroso da trattare ma il linguaggio con cui la vicenda viene narrata è asciutto, secco, preciso. Anche i capitoli sono brevi, intensi, chirurgici quasi.<br />
<br />
Ci sono la perdita di un figlio e il conseguente gesto, un'azione simbolica che riavvicina i personaggi in modo doloroso ma necessario.<br />
"Apri gli occhi" è un <b><u>romanzo verticale</u></b>, che si sviluppa in un'ascesa in montagna e in una discesa nell'intimo dei genitori che trovano la forza di non affidarsi alle parole ma ai paesaggi, al bosco, all'aria delle dolomiti per tirare fuori la forza di abbracciarsi, di piangere e piangersi, senza credere illusoriamente che si possa ricominciare (non è possibile) ma accettando il cambiamento come passaggio verso una nuova (ma ignota) destinazione. Un luogo oppure una situazione che comprende il riappropriarsi del sé.<br />
In alcuni momenti, la tensione emotiva è inarrestabile ma il lettore sa bene che in questo duplice movimento verso l'alto e verso il basso, le lacrime debbono essere accettate; in questa nuova e conquistata consapevolezza, il ricordo, sia pure struggente, consentirà la pacificazione con i propri gesti e i propri pensieri e il proprio vissuto.<br />
<br />
Il lavoro di <i>sottrazione</i> deve essere stato lungo e sofferto vista la brevità con cui l'intera storia è raccontata ma il risultato premia questo sforzo. Si può pregare recitando il Pater Nostro oppure salendo in silenzio su un percorso di montagna. "Apri gli occhi" è la preghiera di chi ha avuto il coraggio di guardarsi dentro confidando sulla forza prodigiosa di un rapporto sincero e onesto.<br />
Solo così si può liberare lo sguardo.<br />
<br />
Buona lettura (grazie Monica).<br />
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-89351491541396970572016-03-17T19:41:00.001+01:002016-03-17T19:41:13.760+01:00senza immagini<span style="font-size: large;"><a href="http://senzaimmagini.com/" target="_blank">Senza Immagini</a> </span><span style="font-size: large;">è un blog dove ci sono fotografie, senza immagini. </span><br />
<span style="font-size: large;">Sono le parole a comandare. </span><br />
<span style="font-size: large;">In un mondo inondato di immagini (miliardi di miliardi, dice qualcuno) solo queste parole, poche e giuste riescono invece a mettere a fuoco uno sguardo, un sentimento, un ricordo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Non dico altro. Perdetevi, con gioia, con nostalgia, con passione, in questo album immenso, meraviglioso e incantato.</span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3J2zcXzlbRb6bqVb09qo0JCjL96uijYUVXZ9RmouReSecowkzkHQAnlNRqEPyFjmgDeqWV1QY7SEM6UXZ9U37xA_-K0DFNDdA7F9dmGyddGOUniWn6o-uqumm4I3lOgV_8fKM0oftoOeB/s1600/Senza+titolo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="206" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3J2zcXzlbRb6bqVb09qo0JCjL96uijYUVXZ9RmouReSecowkzkHQAnlNRqEPyFjmgDeqWV1QY7SEM6UXZ9U37xA_-K0DFNDdA7F9dmGyddGOUniWn6o-uqumm4I3lOgV_8fKM0oftoOeB/s400/Senza+titolo.jpg" width="400" /></a></div>
eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-24871332251021369432016-03-13T21:40:00.001+01:002016-03-13T21:40:20.188+01:00caffèIndubbiamente la mia vita è stata accompagnata dai caffè.<br />
La prima volta che arrivai a Napoli, per il primo giorno di liceo, mio padre, sempre riservatissimo e poco loquace, mi disse poche cose. Dove arrivava il treno, come si tornava indietro e dove dovevo prendere il caffè. Secondo lui, lo dovevo bere al Bar Mekico, giusto fuori Napoli Centrale, lato destro di Piazza Garibaldi. I napoletani sanno di cosa parlo.<br />
<br />
Sono sempre stato un po' ipoteso e quindi il caffè mi era quasi necessario. Quel bar e quello di fronte al liceo sono stati i punti fissi del mio passaggio adolescenziale. A Napoli (ancora oggi lo sono) la pizza e il caffè erano economici e quindi con i pochi soldi che avevamo in tasca si riusciva durante la settimana a comprare qualche sigaretta, qualche pizza a portafoglio, ma almeno un caffè al giorno ci doveva essere.<br />
Quello di casa, il primo, lo preparavo io stesso, per me e per i miei genitori, ma quello del bar a Napoli era il momento in cui veramente iniziava la giornata.<br />
<br />
Questa passione proseguiva negli anni e cresceva invece di diminuire. Imparai a conoscere le miscele, a capire se il bar aveva le macchine giuste e in un certo senso ad apprezzare quello che ormai era diventato un rito.<br />
<br />
Al IV liceo, ci fu un periodo di studio durissimo e in tre ci trasferimmo a vivere da uno di noi che viveva da fuori sede a Via Mezzocannone: io ero l'addetto al caffè, manco a dirlo.<br />
Un pomeriggio ci raggiunsero alcune ragazze che si unirono per la preparazione di un'interrogazione, chimica credo. Ad un certo punto crollai dalla stanchezza e mi addormentai sulla poltrona: mi risvegliò la ragazza della quale ero sempre stato perdutamente (e inutilmente) innamorato con un timido e casto bacio e un caffè. Quel sapore, si capisce, non lo scordai più.<br />
<br />
E così negli anni è continuata questa storia d'amore col caffè. All'università, quasi divenne una droga. Proprio non riuscivo a farne a meno, e anche oggi che ho smesso anche di fumare, regolo la giornata e le sue pause sul caffè.<br />
Appena ho iniziato a viaggiare, ho dovuto accettare l'idea che solo a Napoli c'era quello che per me era 'caffè'. E inoltre c'era un <i>caffè italico</i>, al limite della decenza, e un <i>caffè del resto</i> del mondo che era veramente offensivo. Ho imparato a berlo, certo, ma mentalmente mi sono dovuto imporre che quella è una bevanda scura che impropriamente hanno chiamato 'caffe'.<br />
<br />
Una sera, nel 1989, mi presentai a Londra, d'improvviso, per una storia che dovevo chiudere, con una busta nella quale avevo messo 1/2 kilo di spaghetti, 1 kilo di mozzarella, 2 baci perugina e una moka. Cucinai per lei un piccola cena napoletana, chiusa dal caffè. Fu per me una cena amara per certi versi, ma meno male che portai il caffè.<br />
<br />
Nel 1996, mi sono trasferito con mia moglie negli USA. Portammo con noi il caffè e la moka e ben presto cominciammo a preparare caffè a ripetizione per gli amici che ci venivano trovare. Erano tempi in cui 250 gr di caffè italiano in USA potevano costare anche 20$. Ben presto chiedemmo rifornimenti in Italia !<br />
Dovemmo poi rieducare gli amici americani che lo bevevano come fosse il loro caffè quindi in quantità notevolissime e poi ci confidavano che non riuscivano a dormire.<br />
<br />
I ricordi legati al caffè sono tanti e non riuscirei a chiuderli qui brevemente. Due però sono quelli più cari. Uno, abbastanza recente, fu il caffè preso al bar del Policlinico con il dottore che aveva fatto nascere nostra figlia in condizioni rocambolesche. Fu un momento di silenzio in cui ognuno ripercorreva i fatti accaduti e i rischi evitati.<br />
Ogni sorso di caffè era un ringraziamento alla buona sorte.<br />
<br />
L'altro, 1980, fu un incidente d'auto che vide coinvolto me con 4 amici. Una stupidissima pioggerellina aveva reso l'asfalto molto viscido e seppure la velocità della nostra 127 fosse bassa, l'amico che guidava perse il controllo dell'auto. Invademmo l'altra corsia e l'auto si ribaltò più volte fino a coricarsi sul fianco. Uscimmo dall'apertura che il parabrezza aveva lasciato rompendosi e ognuno guardò gli altri negli occhi: solo qualche graffio. Un miracolo, ancora oggi non me lo spiego se non con una legione di angeli custodi.<br />
Nessuno parlava. Uno di noi tirò fuori il pacchetto di sigarette e ognuno accese la sua. Le prime parole furono: "Che facciamo ora ?"<br />
Ci fu una sola risposta: "Vediamo se riusciamo a prendere un caffè!"<br />
<br />
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-28860631483974667862016-03-01T20:28:00.002+01:002016-03-01T20:28:22.530+01:00rispetto <span style="font-size: large;">Sono credente (ci provo) e credo che l'aborto sia da evitare.</span><br />
<span style="font-size: large;">Credo altresì che l'"utero in affitto" sia una pratica inappropriata per <u><b>tutte</b></u> le coppie, etero o omo che siano. Ma la mia battaglia è stata e sarà sempre culturale: mai e poi mai punterei il dito contro qualcuno per accusare. Chi è senza peccato scagli la prima pietra.</span><br />
<span style="font-size: large;">So bene però che esistono persone, soprattutto donne, che devono poter scegliere ciò che che pensano sia il loro bene. Rispetto il loro diritto e vorrei pertanto che le cose fossero sempre regolamentate, per evitare che i soliti, possano fare e ottenere sempre ciò che vogliono.</span><br />
<br />
<span style="font-size: large;">Le legge e le regole sono sempre la base di una qualsiasi convivenza civile. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il resto che ho letto e sentito in questi giorni è solo un grandissimo rumore di fondo e una puzza insopportabile di retroguardia e falso moralismo. </span><br />
<span style="font-size: large;">Problemi coì grandi non si liquidano stralciando una legge, e ben sapendo che in un mondo così piccolo ormai tutto è possibile.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La complessità del mondo e delle scelte etiche investe campi larghi e connessi che vanno discussi salvaguardando l'autonomia dei singoli, garantendo tutto ciò che è possibile.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Gli sgarbi, i salvini, gli alfani <i>contronatura</i> e gli accordi al ribasso mi hanno fatto rabbrividire.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<br />
<br />
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-21325144016670752762016-02-21T11:03:00.002+01:002016-02-21T11:03:48.915+01:00un film è pornografico se ... "Talora la coincidenza dei tre tempi (della fabula, del discorso e della lettura) viene cercata per fini pochissimi artistici. Non sempre l'indugio è indice di nobiltà. Una volta mi sono posto il problema di come stabili scientificamente se un film sia pornografico o meno. Un moralista risponderebbe che un film è pornografico se contiene rappresentazioni esplicite e minuziose di atti sessuali ...."<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2l6aAwWJ3-ooR9agyWdF8Bln5HHIpA4LsDlZ2OznThYddFrlSj-JHY9KcFIK8ahDt2ro3KJyMGHolD8uKo54bAwOq-7An4yZ2nhLpbDnuMDTrlKB83ey0l_4A9O-XMvJaFge7bBQvTbLV/s1600/pag76.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2l6aAwWJ3-ooR9agyWdF8Bln5HHIpA4LsDlZ2OznThYddFrlSj-JHY9KcFIK8ahDt2ro3KJyMGHolD8uKo54bAwOq-7An4yZ2nhLpbDnuMDTrlKB83ey0l_4A9O-XMvJaFge7bBQvTbLV/s640/pag76.jpg" width="376" /></a></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtWih-LGOwApdUFuASzBqJ4Id_0wv_SrPy_mXLZoDW5F8FF5VaEdsaRgY5xfdy5fZ18v8T3T9X9EAm8sjNYHUFtK5sNS2Hnl9p4ULVqFpACobwcWgukndugAsIng2Y7kj5Q7ivgjT1VXJa/s1600/pag77.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtWih-LGOwApdUFuASzBqJ4Id_0wv_SrPy_mXLZoDW5F8FF5VaEdsaRgY5xfdy5fZ18v8T3T9X9EAm8sjNYHUFtK5sNS2Hnl9p4ULVqFpACobwcWgukndugAsIng2Y7kj5Q7ivgjT1VXJa/s400/pag77.jpg" width="378" /></a></div>
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U. Eco, Sei passeggiate nei boschi narrativi, Bompiani 1994eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-43636123455041776772016-02-14T21:47:00.000+01:002016-02-14T21:47:38.782+01:00vecchi dentro<span style="font-size: large;">Ultime settimane con notizie strane. Come se mi fosse chiaro il vicolo cieco nel quale tutti ci siamo cacciati.</span><br />
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<li><span style="font-size: large;">Il festival di Sanremo presenta e celebra persone e gruppi con attività di 30 anni e oltre. Molti che ripetono se stessi da anni in modo imbarazzante. </span></li>
<li><span style="font-size: large;">Per la candidatura a sindaco di Roma si chiede a Rita Dalla Chiesa la disponibilità (che per fortuna rinuncia!) poi si rilancia Bertolaso. Bertolaso: ho verificato per essere sicuro di aver letto bene. Intervengono nella discussione Alemanno e Storace. Alemanno e Storace.</span></li>
<li><span style="font-size: large;">Lunedì, se capisco bene, ricomincia una specie di Rischiatutto mentre ritorna Raffaella Carrà.</span></li>
<li><span style="font-size: large;">A Milano, si candiderà Sala mentre a Napoli c'è il ritorno di Bassolino.</span></li>
<li><span style="font-size: large;">Si discute ancora sul riconoscimento dei diritti civili in funzione del proprio orientamento sessuale.</span></li>
</ul>
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<span style="font-size: large;">Guardare avanti? Mai.</span><br />
<span style="font-size: large;">Forse bisogna proprio andare via da questo paese. </span><br />
<span style="font-size: large;">Sembra che siamo tutti diventati vecchi dentro, a prescindere dalla data di nascita.</span><br />
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<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5692677829833304864.post-45243190033223041832016-02-06T10:56:00.000+01:002016-02-06T10:56:08.691+01:00febbraio <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBjNB_KemqSkS6uC0mbRYjjb_2lGNjvBAYlbpMlen8x1eMwxPZ_WJhO_86n78wawqrgSgcUWKwF0a5KojuWvVNJ_iveIGqOgXZ3hylmkxczGgnQUBneV7bnx8AqEJs75z742HUGghZNGmg/s1600/IMG_7600.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgBjNB_KemqSkS6uC0mbRYjjb_2lGNjvBAYlbpMlen8x1eMwxPZ_WJhO_86n78wawqrgSgcUWKwF0a5KojuWvVNJ_iveIGqOgXZ3hylmkxczGgnQUBneV7bnx8AqEJs75z742HUGghZNGmg/s400/IMG_7600.JPG" width="400" /></a><br />
<span style="font-size: large;">Liberarsi di un pensiero giusto ma negativo, aiuta. </span><br />
<span style="font-size: large;">Certo, restava la correttezza di una considerazione e di una serie di constatazioni ma era pur vera la loro corrosiva negatività.</span><br />
<span style="font-size: large;">La avvertivo crescere giorno per giorno, come una febbre. In parte c'è ancora, ma sta scemando. </span><span style="font-size: large;">Allora, preso atto che quella negatività avrebbe intaccato anche i (miei) progetti e le speranze, altro non mi restava da fare che affrontare una situazione, con me stesso in primo luogo. Avere il coraggio di dirsi ciò che è necessario non sempre è facile, né scontato. Ma è stato l'unico modo p</span><span style="font-size: large;">er ritrovare uno sguardo limpido con cui guardarmi allo specchio la mattina.</span><br />
<span style="font-size: large;">A volte si tratta solo di parole, da dire e da dirsi, che diventano in breve delle chiavi per aprire porte e chiuderne altre.</span><br />
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<span style="font-size: large;">E poi sono rientrato a casa nel blu e nell'arancio. </span><br />
<br />eucromia@gmail.comhttp://www.blogger.com/profile/07713165331243327413noreply@blogger.com0