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venerdì 22 gennaio 2016

sarri / mancini

Indubbiamente se ne discuterà a lungo. E sinceramente lo spero. Sono episodi gravi e forti che rappresentano occasioni uniche di riflessione e analisi per il futuro.
Speriamo anche che portino a una sintesi.

Sarri ha fatto notevoli errori: i due più gravi sono le offese e il successivo tentativo di minimizzare adducendo giustificazioni ('sono cose che devono restare in campo') che sono suonate peggio delle stesse offese. A sua, minima discolpa, le scuse private e pubbliche che ha formulato rendendosi conto dell'eccesso nel quale era caduto.

Il ditino alzato e le lezioni di moralità sono però insopportabili, così come le difese 'a prescindere' di Sarri, sia ben chiaro. Articoli gramelliniani, severgniniani si sono subito levati per stigmatizzare, evidenziare, sottolineare quello che si deve e non si deve fare. Tanto tra una quindicina di giorni tutto è passato.

Il calcio è un sport nel quale, nella massima divisione, in una partita in cui il Napoli non giocava, si levano cori contro il Napoli e i napoletani.
C'è un presidente federale che usa termini particolari, definirli offensivi sarebbe già sminuirli.
Ma ciò va avanti da anni. Scommesse, traffici di giocatori e plus-valenze, iscrizioni a bilancio gonfiate ad arte, genitori che nella partite dei bambini picchiano l'arbitro, ...

Non giustifico nulla, sia chiaro e direi le stesse cose se il fatto fosse successo a Voghera con l'allenatore del Voghera.

Non mi pare però che ci sia qualcuno degli addetti ai lavori (inclusi i giornalisti) che possa vestirsi d'autorità e dire di ad un altro cosa sia giusto o sbagliato.

La ricetta per me è sempre stata una soltanto: blocco totale delle attività calcistiche per un anno (come minimo) e riorganizzazione complessiva.
Ma mi accontenterei che Sarri e Mancini si stringessero pubblicamente la mano e dessero vita ad una fondazione contro le discriminazioni nello sport. Che ingenuo che sono, vero ?

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