Anni fa ebbi la possibilità di trasferirmi con mia moglie negli Stati Uniti, per qualche mese. Ovviamente le librerie e le biblioteche dei campus americani erano come un sogno per chi come noi amava (ed ama) la lettura e i libri.
Per la prima volta vedemmo che le biblioteche consentivano anche la consultazione di quotidiani, settimanali e mensili. C'era anche la possibilità di abbonarsi comodamente ai magazine che da noi si trovavano con qualche difficoltà, specie se non si era di Roma o Milano.
Grazie alle prime connessioni virtuali riuscimmo anche ad abbonarci all'amato LIFE. Quella scritta era il sinonimo di reportage di altissimo livello, uniti a una documentazione fotografica precisa e rigorosa. LIFE è stato uno dei giornali che grazie al connubio di foto e testo hanno meglio raccontato l'America ed hanno contribuito alla creazione di quell'immaginario che noi chiamiamo così.
Fummo fortunati perché a Ottobre del 1996, nel 60° anniversario, uscì il numero speciale con la collezione di tutte le copertine precedenti. E questa era la sua copertina: non è necessario aggiungere altro.
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